Entra nel vivo la Campagna Elettorale per le Europee 2019, domenica 28 Aprile alle 18:30, in Piazza Falcone e Borsellino, il candidato per Europa Verde, Umberto Zimarri, presenterà la sua candidatura alla cittadinanza.
“La mia candidatura nasce sul territorio, spiega Zimarri, per questo era doveroso partire proprio da San Giovanni Incarico: il mio paese, il luogo dove ho iniziato ad appassionarmi alla politica ed alle lotte ambientali e dove sono Consigliere Comunale. Queste elezioni dimostrano ancora una volta come i grandi partiti ci considerano: una provincia di serie B, una provincia dell’impero succube delle decisioni politiche prese a Roma. Sono fiero ed orgoglioso di rappresentare la Ciociaria ed il Cassinate con questa candidatura. Ci tengo a ringraziare il mio partito Possibile per l’enorme fiducia che mi ha concesso proponendomi la candidatura e tutto il gruppo civico di Primavera Sangiovannese che in maniera convita e compatta mi ha incoraggiato e mi sta sostenendo in questa avventura”
Ai punti programmatici nazionali ed europei che spaziano dalla riconversione energetica al Fisco Comune Europeo non dimenticando la difesa dei diritti Umani e una politica che punti ad un’effettiva parità di genere e diritti senza discriminazioni, Zimarri ha pensato di sviluppare 5 punti dedicati al comprensorio locale: l’Europa e i piccoli centri: tutela, valorizzazione e sviluppo; Ciclo dei Rifiuti e lotta alle ecomafie: dagli errori della politica al contrasto delle infiltrazioni mafiose; Acqua bene pubblico sempre più prezioso: dai soprusi dei gestori alle reti colabrodo; Messa in sicurezza del territorio: la grande opera di cui abbiamo bisogno; Cambiamenti Climatici ed agricoltura: rischi, difficoltà e nuove sfide.
Queste elezioni europee sono importantissime e cruciali per il nostro futuro prossimo- continua Zimarri: da una parte troviamo l’Internazionale Sovranista che punta a distruggere il concetto stesso di Europa Unita, dall’altra c’è chi con le sue politiche miopi ha distrutto il Sogno Europeo di Altiero Spinelli. Spetta a noi dunque mantenere alta la bandiera dell’Europeismo mettendo al primo posto dell’agenda politica la lotta ai cambiamenti climatici e coniugandola con politiche progressiste attente ai bisogni delle persone e non solo delle grandi multinazionali.
Abbiamo 12 anni per Salvare il Pianeta per questo non si può più tergiversare: tocca a noi, tocca a tutti noi prendere il mano il nostro destino. Lo dobbiamo ai bambini di oggi che ci chiederanno un domani “Tu cosa hai fatto per il mio futuro?”